Analisi Favoriti Tirreno-Adriatico 2019: Roglic e Dumoulin sfidano i cacciatori di classiche

La Tirreno-Adriatico 2019 sarà un’edizione abbastanza atipica rispetto a quelle degli ultimi anni. La corsa dei due mari, in programma dal 13 al 19 marzo, ha infatti rinunciato a inserire un arrivo in salita, lasciando che siano frazioni mosse, con diversi muri e strappi impegnativi, a delineare la classifica generale. Naturalmente la graduatoria sarà prima impostata e poi definita dalla cronosquadre d’apertura e dalla breve cronometro individuale di chiusura, che chiameranno i protagonisti a scoprirsi e a impiegare tutte le loro energie. Pur con meno scalatori rispetto al passato, proprio per via di questo cambio nel percorso, la corsa richiama moltissimi corridori di primissima fascia, pronti a darsi battaglia in una delle competizioni più incerte del circuito.

Albo d’oro recente Tirreno-Adriatico 2019

Anno Vincitore Secondo Terzo
2008 Svizzera Fabian Cancellara Italia Enrico Gasparotto Svezia Thomas Lövkvist
2009 Italia Michele Scarponi Italia Stefano Garzelli Germania Andreas Klöden
2010 Italia Stefano Garzelli Italia Michele Scarponi Australia Cadel Evans
2011 Australia Cadel Evans Paesi Bassi Robert Gesink Italia Michele Scarponi
2012 Italia Vincenzo Nibali Stati Uniti Chris Horner Rep. Ceca Roman Kreuziger
2013 Italia Vincenzo Nibali Regno Unito Chris Froome Spagna Alberto Contador
2014 Spagna Alberto Contador Colombia Nairo Quintana Rep. Ceca Roman Kreuziger
2015 Colombia Nairo Quintana Paesi Bassi Bauke Mollema Colombia Rigoberto Urán
2016 Belgio Greg Van Avermaet Slovacchia Peter Sagan Lussemburgo Bob Jungels
2017 Colombia Nairo Quintana Australia Rohan Dennis Francia Thibaut Pinot
2018 Polonia Michał Kwiatkowski Italia Damiano Caruso Regno Unito Geraint Thomas

Favoriti Tirreno-Adriatico 2019

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Su un percorso in cui sarà difficile fare la differenza in salita, i favoriti d’obbligo non possono che essere i migliori a cronometro in grado di tenere sugli strappi. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ha già dimostrato di avere un ottimo feeling con le corse contro il tempo e di non temere nessuno quando la strada sale, anche per brevi tratti. Lo sloveno sarà sicuramente un punto di riferimento per gli avversari, in una competizione in cui ha già ottenuto un successo di tappa. Dalla sua parte sembra inoltre esserci una condizione invidiabile, che gli ha permesso di trionfare all’UAE Tour 2019.

Il suo rivale più accreditato allora non può che essere Tom Dumoulin (Team Sunweb), sempre tra i migliori al mondo a cronometro e difficile da staccare su strappi brevi. In mancanza di veri e propri arrivi in salita (a eccezione di Pomarance, volendo, dove il neerlandese fu secondo nel 2017), il vincitore del Giro d’Italia 2017 può sfruttare le proprie doti di passista per ricucire eventuali gap creati sulle asperità. L’altro big che merita di essere citato tra i grandi favoriti è Geraint Thomas (Team Sky), sul podio l’anno scorso e spesso protagonista nella corsa dei due mari. Sul britannico l’incognita può piuttosto essere la condizione fisica, essendo notoriamente il Tour de France 2019 l’obiettivo quasi unico di questa stagione. Ottimo cronoman e passista, se dovesse essere nella forma giusta sarebbe difficile distanziarlo.

A contrastarlo saranno soprattutto i corridori da classiche, capaci di difendersi nelle prove contro il tempo e di piazzare stoccate velenose su percorsi mossi. Il re di questa specialità pare essere sempre Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step), che alle Strade Bianche 2019 ha anche dimostrato di avere una gamba eccezionale. Se il francese ha sempre sofferto le salite lunghe, quelle che troverà sulla sua strada sembrano disegnate apposta per vederlo lottare con i migliori. Già vincitore di una Tirreno-Adriatico orfana di arrivi in salita, Greg Van Avermaet (CCC Racing Team) può sicuramente aspirare a un bis che sarebbe stato difficile ipotizzare solo qualche anno fa. L’incognita che pende sul belga è sicuramente la squadra, che potrebbe fargli perdere terreno prezioso nella giornata d’apertura, ma superato quello scoglio il campione olimpico resta uno dei migliori per le tappe successive.

In crescita sia nelle classiche sia nelle corse più lunghe, Tiesj Benoot (Lotto Soudal) vuole migliorare il quarto posto dell’anno scorso, magari sfruttando la buona condizione che gli ha permesso di chiudere quinto alle Strade Bianche. Il belga avrà come valido appoggio, e realisticamente come coleader per la classifica, il compagno di squadra Tim Wellens, anche lui pimpante in queste settimane e perfetto per il percorso in programma.

In casa Bahrain-Merida sono diverse le carte a disposizione per cercare il colpaccio in classifica generale, a cominciare da Damiano Caruso, secondo classificato della scorsa edizione. Più che su di lui, gli occhi saranno puntati sull’altro siciliano Vincenzo Nibali, che sta ancora affinando la propria condizione fisica e non sembra ancora in grado di lottare per il successo, almeno su un tracciato troppo veloce e con poche salite. Non bisogna dubitare del fatto che il due volte vincitore della competizione proverà a mettersi in mostra in una corsa che ha sempre amato, ma il terreno non è il più adatto per le sue qualità. Chiude un trio davvero interessante Rohan Dennis, per il quale l’assenza di asperità è una manna dal cielo. Il campione mondiale a cronometro potrà quindi sfruttare le prove contro il tempo per provare a guadagnare terreno, difendendosi sugli strappi.

Molto interessante anche la coppia presentata dall’Astana, che con Jakob Fuglsang e Alexey Lutsenko porta al via due dei corridori più in forma. Il danese ha ottenuto l’ennesimo piazzamento in carriera con il secondo posto alle Strade Bianche, mostrando tuttavia forse la gamba migliore dell’intero gruppo in salita. Il kazako si è messo in mostra più volte in stagione, a cominciare dal suo dominio al Tour of Oman. Entrambi, l’asiatico in particolare, vanno forte a cronometro, con il danese pronto ad attaccare sugli strappi per sfruttare le sue doti.

Oltre al già citato Thomas, la Sky presenta almeno altri due uomini molto interessanti, Gianni Moscon e Wout Poels. Entrambi non hanno ancora ottenuto grandi risultati in stagione, ma se dovessero avere l’occasione giusta e una buona condizione potrebbero essere agevolati da un team molto forte nella cronosquadre e dalla loro capacità di leggere i percorsi ondulati.

Rimangono un po’ tagliati fuori, almeno sulla carta, corridori come Adam Yates (Mitchelton-Scott) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), entrambi ottimi scalatori e discreti a cronometro, ma non abbastanza da pensare di rimanere attaccati ai rivali più accreditati. I due dovranno quindi far conto sulle loro abilità da scattisti e sugli strappi per provare a guadagnare secondi e abbuoni, un’impresa che dovrà essere supportata da un’ottima forma e una buona dose di fortuna. Una qualità, quest’ultima, che non sempre li ha accompagnati in carriera.

Ancora più critica la situazione per un Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), che di solito esprime il meglio di sé su salite lunghe e impegnative. Il polacco dovrà inventarsi qualcosa, a meno che non gli venga chiesto di correre per Peter Sagan. Lo slovacco, come sempre, meriterebbe un capitolo a parte. Il suo obiettivo è arrivare alla Liegi ancora al top della forma, e per farlo probabilmente fare una Tirreno-Adriatico a tutta ogni giorno potrebbe non essere la strada migliore. Eppure conosciamo il suo immenso talento sugli strappi e in volata, che potrebbe permettergli di cercare di fare risultato. La tappa di Recanati sembra un pochino troppo dura per lui, ma mai porre limiti alle sue grandi capacità.

Tra le possibili sorprese, vanno ricordati almeno il giovane Richard Carapaz (Movistar), che vorrà sfruttare una delle poche chance da capitano, e Roman Kreuziger (Dimension Data), tornato leader in una corsa che lo ha già visto salire sul podio in due occasioni (nel 2012 e nel 2014). Non dimentichiamo infine Ben Hermans (Israel Cycling Academy) e Giovanni Visconti (Neri Sottoli Selle Italia KTM), adatti alle frazioni in linea ma realisticamente penalizzati, come tutti gli altri corridori Continental Pro, dalla cronosquadre d’apertura, che come detto avrà un ruolo rilevante nella corsa.

Borsino dei Favoriti Tirreno-Adriatico 2019

***** Primoz Roglic
**** Tom Dumoulin, Julian Alaphilippe
*** Geraint Thomas, Greg Van Avermaet, Tiesj Benoot
** Tim Wellens, Damiano Caruso, Jakob Fuglsang, Vincenzo Nibali
* Adam Yates, Rohan Dennis, Gianni Moscon, Alexey Lutsenko, Thibaut Pinot

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